Con il decreto legge 3098 di luglio 2015 sparisce il Pubblico Registro Automobilistico e l’archivio dei beni mobili registrati sarà gestito direttamente dalla Motorizzazione. A partire dal 1 luglio 2017 il certificato proprietà auto non sarà più necessario, perché per il possesso sarà valida sostituito dalla carta di circolazione. In più ci sarà da riorganizzare tutto il sistema per ottenere una visura Pra.
Riforma
L’abolizione del PRA non è l’unica novità della riforma voluta dal ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione Madia, ma probabilmente è la più rilevante. In questo modo si tagliano di un bel po’ i costi dell’amministrazione pubblica e le spese dei cittadini, che pagano annualmente più di 230 milioni di euro, metà dei quali (circa) destinati alla retribuzione del personale. In più, si evitano procedure burocratiche per la duplicazione dei documenti.
L’unione
Già prima della riforma, PRA e Motorizzazione lavoravano insieme. Ora sarà solo la seconda a gestire l’archivio di veicoli e rimorchi, tranne che per quello che riguarda il bollo dell’auto, sovrinteso dalla Regione.
Cosa cambia
A parte un risparmio di tempi e costi, un altro cambiamento è costituito dall’abolizione del certificato proprietà auto: per documentare il possesso del veicolo sarà sufficiente la carta di circolazione. La carta dovrà essere sempre a portata di mano del proprietario, o comunque all’interno del mezzo.
Cosa non cambia
Se cambia (poco) l’aspetto burocratico, resta invariato lo status giuridico dei beni, che continueranno a poter essere soggetti a ipoteca, fermo amministrativo disposto da Equitalia (con cui si stabilisce che il veicolo non può circolare), dichiarazione di vendita per i mezzi nuovi e atto di vendita per quelli usati. I primi due, in caso di passaggio di proprietà, saranno trasferiti al nuovo possessore; le ultime due necessitano dell’autentica della firma da parte del notaio, di un dipendente pubblico della Motorizzazione o del Comune, o di un responsabile di agenzia di pratiche auto.
Come già accennato, resta da capire cosa cambierà nell’ambito delle visure Pra e come dovrà essere riorganizzato il servizio, sia da parte della Motorizzazione che da parte delle agenzie private che lo forniscono.
Imposta Provinciale di Trascrizione
Si tratta della tassa sulle nuove immatricolazioni e sui passaggi di proprietà di veicoli usati. Era nell’aria la possibilità di una sua abolizione, che però non è avvenuta perché non c’era la copertura economica. Gli importi variano a seconda che si tratti di utilitarie (150 euro), autocarri (qualche centinaio di euro), autovetture di alta gamma.
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