Vi ricordate il film degli anni 70 Easy Rider? Parlava di motociclisti che scorrazzavano liberi per le strade americane, un film che in fondo rappresenta ancora oggi una passione, quella per le moto di media, grande cilindrata che molti nel nostro paese.
Allora trasportati da quel sogno prendiamo la nostra decisione; ci rechiamo in un concessionario di moto e cerchiamo di capire quale sia il modello più adatto alle nostre esigenze, partendo sempre dal presupposto che nessuno regala nulla.
Tuttavia abbiamo accarezzato quel sogno da molto tempo, poter acquistare un mezzo, una moto come piace a noi e che rispecchi quello che siamo, ricordiamoci sempre che una moto è per prima cosa la diretta espressione di una passione personale che è dentro di noi.
Finalmente troviamo la moto che c’interessa, facciamo un conto nella nostra mente e ci rendiamo conto che è possibile arrivare a quell’acquisto, tuttavia dopo il sogno arriva il brusco risveglio, il mezzo va assicurato e qua si apre veramente un mondo a parte.
Le statistiche parlano chiaro, un mezzo è per prima cosa la diretta espressione di un desiderio, poi però c’è il problema dell’assicurazione, attualmente le statistiche parlano chiaro, le Rca nel settore delle assicurazioni sono in continua crescita, per questo motivo diventa difficile poi far quadrare i conti.
In modo particolare per la fascia d’età che si aggira sui 18 anni, le condizioni assicurative sono particolarmente preoccupanti, il costo di una polizza media su una moto di media cilindrata sono molto elevati, diversa è la situazione di quelli che invece hanno magari 40 anni.
Questa fascia paga un premio leggermente più basso, tuttavia il paradosso italiano si esprime in una normativa europea che dice che il costo del mezzo deve essere equiparato sia per donne che per uomini.
Le assicurazioni hanno pensato bene ad alzare il costo delle assicurazioni alle donne senza abbassarlo agli uomini.